Granuloma dentale, un’infiammazione silenziosa ma (molto) fastidiosa

Ciao a tutti,

oggi vi voglio parlare di un’infiammazione che mi è capitato sempre più spesso di riscontrare nei miei pazienti: il granuloma dentale. Scrivo di questo argomento, proprio perché spesso i pazienti non  avvertono la presenza del granuloma dato che una delle sue caratteristiche peculiari è quella di essere (molte volte) asintomatico.

Il granuloma dentale è un’infiammazione della parte più esterna della radice e delle zone che le stanno intorno. Se non curato in tempo può anche causare la necrosi della polpa radicale, quindi è una patologia da non prendere sotto gamba. 

L’invasione batterica che causa solitamente il granuloma dentale è dovuta a scheggiature dentali, fratture o carie. Esistono diverse tipologie di granuloma, classificate in base alla gravità dell’infezione, tra queste vi cito il granuloma semplice che ha una forma rotondeggiante e si trova all’apice della radice e il granuloma suppurato che presenta un tessuto molto infiammato ed è collegato ad un ascesso dentale acuto. 

Adesso vi starete chiedendo che cosa, nello specifico, causi il granuloma e io sono qui per rispondervi. Tra le varie cause troviamo: carie allo stato avanzato, infiammazione della polpa non curata e la necrosi pulpare non curata che crea una situazione irreversibile. In questo caso, infatti, il dente compromesso può essere solo devitalizzato o estratto. 

Anche i traumi dentali possono causare questa condizione. Questo perché i frammenti di denti possono arrivare fino in profondità facendo reagire il sistema immunitario che, cercando di arginare l’infezione, dà origine al granuloma dentale. Aggiungo infine che altre cause possono essere l’irritazione cronica, la complicanza di piorrea e di un’estrazione dentale non riuscita.

Come capire però se si soffre di granuloma dentale? Purtroppo, molte volte, se nel cavo orale è presente un granuloma semplice, per molto tempo (addirittura anni) il paziente non percepisce alcun sintomo. In questo caso il granuloma cresce fino a infettare la superficie ossea. Nell’eventualità che invece si manifestino dei sintomi, questi possono essere: gonfiore gengivale e male acuto ai denti.

Per avere la certezza della presenza di un granuloma, bisogna sottoporsi ad un esame radiografico e poi ricevere la cura più adeguata. Fondamentale è arginare la proliferazione batterica, quindi si opta per una terapia antibiotica. È bene ricordare comunque che essendo il granuloma un‘infezione cronica, la somministrazione dell’antibiotico potrebbe non bastare. Nei casi più gravi, infatti, bisogna ricorrere alla devitalizzazione o all’estrazione del dente

Se si opta per la devitalizzazione, si decide di asportare la polpa e grazie ad una precisa sigillatura di impedire ai batteri di diffondersi.  Se invece il granuloma ha la tendenza di ripresentarsi è necessario asportare l’apice radicolare del dente. Questa tecnica chirurgica si chiama apicectomia. Infine, se nessuna delle soluzioni che ho elencato ha sortito effetto esiste solo una cosa da fare: estrarre il dente infetto. 

Ecco terminato il mio breve excursus sul granuloma dentale, nella speranza di esservi stato utile, vi ricordo di non sottovalutare mai i sintomi con cui i vostri denti cercano di avvisarvi di un problema. È sempre utile recarsi dal proprio dentista di fiducia almeno due volte all’anno per una visita ed è fondamentale prendersi cura dell’igiene orale quotidiana. Non mi stancherò mai di ripetervelo! Prima di stancare voi però, vi saluto e vi ricordo di tornare su questo blog per trovare nuovi articoli legati al mondo dell’odontoiatria.

Un sorriso,

il vostro dentista per la vita